Visionarie visioni laterali di una umanità troppo disumana.
Niente di meglio che un piccolo gioco di parole per iniziare a descrivere quello che sembra una leggera favola esopica, ma come quelle di 2.400 anni fa, è invece miniera di ritratti, caricature e frustate a usi e costumi umani sempre più disumani. Una fattoria degli animali nella quale l’unico animale da cortile è un giovane figlio di internet, intento a razzolare nell’aia di quella società che lo alimenta per divorarlo più grasso.
L’autore, Andrea de Sanctis, alla sua prima pubblicazione, descrive in maniera semplice e scorrevole, il geniale allevatore di animali da cortile ed il suo subdolo ma raffinato potere. Lo stesso potere che ha da sempre attivato nelle masse quella cieca ovina obbedienza causa di crolli finanziari ed incolpevoli genocidi.
Dieci euro dedicati al Genio e sregolatezza che probabilmente anima, o quanto meno affascina, l’autore e tutti noi che leggiamo di Galileo Galilei imprigionato; Giordano Bruno al rogo; Einstein bocciato in matematica; Esopo linciato a Delfi per il suo sarcasmo oppure di Nicola Tesla in lotta con la comunità scientifica ma citato nel libro quale esempio di sfortunato genio e uomo del futuro.
Eh già! Forse questo libro parla proprio di futuro, di polli e pollivendoli, di danaro e valori veri, di poker e riproduzione eterologa… Di Genio e della sua eterna fatica nel sopravvivere in un mondo dominato da Polli! Oppure no?
Alessandro De Maio