Nasce l’associazione culturale “Controcorrente” per continuare l’opera dell’editore Pietro Golia e promuovere e valorizzare le risorse meridionali
Preservare e continuare il pensiero e l’opera di Pietro Golia, giornalista e fondatore della casa editrice Controcorrente, evitando che il patrimonio culturale accumulato negli anni vada disperso, e nello stesso tempo puntare a costruire un “grande movimento del Sud” che difendi e valorizzi le risorse culturali, economiche e agroalimentari delle regioni meridionali contro l’utilitarismo, lo sradicamento dalla terra, le falsificazioni, il pensiero unico e omologante. Con questi scopi è nata l’Associazione culturale “Controcorrente”, presentata sabato 1 aprile nel corso di un convegno avuto luogo a Villa Domi a Napoli, al quale hanno partecipato amici ed estimatori di Pietro Golia, quanti ne hanno apprezzato l’opera o condiviso scelte ed iniziative, ma anche simpatizzanti e cittadini attratti dal tema dell’incontro.
« L’Associazione è senza scopo di lucro, libera e autonoma, senza padroni né padrini – ha sottolineato Mauro Finocchito, giornalista e presidente del nuovo soggetto – ed ha uno statuto ampio con diverse possibilità di agire in campo culturale, sociale ed editoriale. Si occuperà tra l’altro di: organizzare conferenze, convegni, seminari e mostre; promuovere concorsi, incentivare con borse e premi di studio appositamente istituiti, ricerche o componimenti culturali; promuovere, patrocinare ed incoraggiare attività sociali e di volontariato; stabilire rapporti di collaborazione con enti e con tutte le associazioni operanti in favore dell’Arte, della Cultura, delle attività produttive, della salvaguardia e tutela del patrimonio storico, archeologico, ambientale, artigianale ed enogastronomico. »
Per quanto riguarda i temi da sviluppare, « vi sono senza dubbio la difesa dei localismi e delle identità, la valorizzazione delle specificità, l’elogio delle differenze, lo studio della nuova realtà geopolitica. »
« Nell’epoca in cui assistiamo alla sparizione della politica – ha aggiunto Mauro Finocchito – in cui il pensiero unico omologante tende a far scomparire le differenze, in cui una cialtroneria inconcludente agisce al servizio dell’Alta Finanza e del Gran Capitale, un’epoca in cui le multinazionali dell’alimentazione globale minano la qualità del cibo e il gusto e la stessa sopravvivenza dei prodotti tipici locali, c’è bisogno ancor più di mobilitarsi. »
Al dibattito, che è andato avanti per l’intera giornata, sono intervenuti alcuni dei soci fondatori dell’associazione, tra cui il senatore Emiddio Novi, il direttore di “Nuovo Panorama Sindacale” Pino Marro, il giornalista Renato Rocco, la biologa e nutrizionista Felicia Di Paola, oltre a scrittori, studiosi e rappresentanti di movimenti, associazioni e riviste storiche tradizionaliste come gli scrittori Gianandrea de Antonellis, Stefano Arcella, Alfonso Piscitelli e Gianni Turco, il magistrato e direttore de “L’Alfiere” Edoardo Vitale, il regista Sergio Bilotta, il notaio Massimo Cimmino, il giovane ingegnere Raffaele Fontana, Marco De Marco dell’associazione culturale “Il Solco”, Massimo Calabrese del “Movimento Sud Indipendente”, il sociologo e giornalista Ivan Guidone, Marina Simeone dell’associazione “Generoso Simeone”, l’ingegnere Mario Zenone, Pasquale Pollio del “Comitato Due Sicilie”, Federico Vastarella dell’associazione “Nazione Napoletana”, il direttore editoriale del giornale romano “ConsulPress” Giuliano Marchetti, Pompeo De Chiara dell’associazione borbonica “Terra di Lavoro” , l’avvocato e scrittore Gaetano Troisi e l’imprenditore Giuseppe Trinchillo.
« Si è trattato di un incontro molto costruttivo e proficuo – ha concluso il vicepresidente dell’associazione culturale “Controcorrente” Luigi Branchini – Adesso occorre passare dalle parole ai fatti, dalla cultura all’azione, entrare nel concreto, al di là dei buoni propositi e delle belle parole che ci diciamo. Faremo degli incontri itineranti in tutte le regioni del Sud e cercheremo di far conoscere i nostri propositi anche in altri ambiti culturali, politici, sindacali e sociali. Vogliamo che i nostri giovani non lascino più le nostre terre, cercando di promuovere e incentivare la creazione di imprese locali in campo agroalimentare, turistico e culturale. Le idee e il lavoro da fare non mancano, occorre rimboccarsi le maniche. L’associazione è aperta a tutti. »
Tra le iniziative anticipate la pubblicazione di un libro postumo di Pietro Golia, che raccolga le sue riflessioni, gli articoli, i suoi scritti, ed un periodico d’informazione.