VITA E MORTE DEL BRIGANTE BERARDINO VIOLA (1838-1906)

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VITA E MORTE DEL BRIGANTE BERARDINO VIOLA (1838-1906)
Le Imprese Memorabili in Terra d’Abruzzo e nel Lazio

di Fulvio D’Amore
(Prefazione di Gennaro Incarnato)

Il libro di Fulvio D’Amore, che segue una estesa letteratura sull’argomento “brigantaggio”, giunge in un momento storico in cui l’autore riesce ad individuare con una linea di interpretazione “forte” una più profonda verità su vicende già largamente note. Gli avvenimenti, per lo meno nella loro essenzialità, sono pressoché sconosciuti e rievocano, con dovizia di particolari inediti, le imprese memorabili di Berardino Viola, massimo rappresentante di quel ribellismo postunitario che la storia dei vincitori condannò alla criminalizzazione.
Le sue innumerevoli peripezie sono state richiamate alla memoria con ricca documentazione. Si ricostruiscono i complessi avvenimenti di oltre centoquaranta anni fa, in una zona compresa tra la Marsica, l’Aquilano, il Cicolano, l’Alta e la Bassa Sabina ed il Lazio. L’impianto del testo poggia sulla figura, a tratti emblematica, del capobanda di Teglieto, colto nelle sue azioni contro i milionisti, i signorotti, prima giacobini poi liberali.
Le riflessioni critiche svolte dal ricercatore e la complessità del quadro storico si caratterizzano per l’ampiezza del respiro in cui l’Autore indaga, nonostante le menzogne, anche tra le contraddizioni e le ambiguità dell’epoca che in un gioco di rifrangenza arrivano fino a noi. Senza tralasciare alcuni elementi di immobilismo sociale ed economico di una Regione che non brillava certo per la capacità di comunicazione viaria o per i collegamenti con le aree confinanti. Tutte caratteristiche che agevoleranno il perdurare del brigantaggio ancora per molti anni in gran parte dell’Abruzzo interno appenninico.

Numero di Pagine: 302

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