L’America e i suoi critici. Virtù e vizi dell’iperpotenza americana

12,00 

Descrizione

di Sergio Fabbrini

Pagine 264

Il Mulino, 2005

Brossura editoriale. Ottime condizioni
Non c’è paese al mondo che produca sentimenti così contrastanti come gli Stati Uniti. La ragione è semplice: con la fine della guerra fredda, l’America è rimasta l’unica grande potenza globale. Anzi, è diventata una vera e propria iper-potenza, senza apparenti confini nell’esercizio del suo potere. Da quel potere dipende in buona parte il destino del mondo, e quindi anche il nostro. Sergio Fabbrini discute nel libro le più diffuse critiche alla democrazia americana: plebiscitaria, senza elettori, favorevole ai ricchi, imperiale. Scopo del libro, tuttavia, non è criticare le critiche, ma mostrare come esse non colpiscano il segno.

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