Il Catechismo Reale di Mons. Pietro De Felice e la Grande Insorgenza del 1799

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Descrizione

di Vito Cicale e Giacomo Verrengia

(Prefazione a cura del Prof. Giovanni Turco)

Nel dare alle stampe il Catechismo Reale, il Vescovo Pietro De Felice tiene conto della “esigenza dei tempi e della necessità del Regno”. Il testo, quindi, nasce ben situato nel contesto politico-sociale e religioso che sta vivendo il popolo, e non solo quello di Sessa Aurunca, dopo il ritorno di Re Ferdinando IV e il ripristino della monarchia in tutte le Province del Regno di Napoli. Questo spiega anche il titolo di carattere religioso dato all’Istruzione e cioè: Catechismo reale, per antitesi al catechismo repubblicano, dato alle stampe in tempo della disfatta sedicente repubblica.

Il Vescovo, nella premessa, si augura che questa Istruzione sia accolta con entusiasmo da tutti e soprattutto:

  • dalle persone più colte nella dottrina e più istruite nella Religione che favorisce sempre il rispetto, l’amore, l’obbedienza e la fedeltà al Re;
  • dai ragazzi e ragazze che sono chiamati a masticare, assaporare, ingoiare, a digerire questo catechismo attraverso l’impegno pastorale dei parroci, dei maestri e dei genitori.
    E che tutto questo si possa trasformare per i ragazzi in dolcezza di miele e in fortezza di diamante di selve.
    Il Vescovo spera che questa sua Istruzione possa raggiungere due scopi importanti:

    1. che i fanciulli possano riempire il loro spirito di massime le più tenere di amore e di rispetto verso la persona del Re, e di sentimenti i più sodi di fortezza e valore per sostenere i diritti del Sovrano, anche ad onta dello spargimento di sangue e del sacrificio della propria vita;
    2. che abbiano a dissiparsi in tutto le prave intenzioni di coloro che hanno macchinato finora di introdurre nel nostro regno la zizzania dell’errore, della libertà, della indipendenza e della irreligione.

Noi dobbiamo guardare con rispetto il Catechismo Reale di Mons. Pietro De Felice. E’ un documento, che ha una connotazione non solo politica, ma anche e soprattutto religiosa e sociale: il catechismo nasceva come un sussidio pastorale per la formazione del buon cittadino fedele alla Chiesa e fedele allo Stato, allora rappresentato dalla persona del Re sovrano.

Numero di Pagine: 125

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