Protagonista di Disumano Troppo Disumano è uno studente poco incline alla disciplina e molto più predisposto all’arte del raggiro e del sotterfugio: un “talento” – quest’ultimo – che lo conduce ad un soggiorno forzato nella casa di campagna degli zii, Ettore e Luigia, genitori adottivi della graziosa Annalisa, una bella “pollastrella” che gli battere forte il cuore.
Ma l’incontro decisivo – quello che gli cambia radicalmente la vita – avviene proprio con un “pollastro” vero e proprio che “genialmente” – è proprio il caso di dirlo – lo “adesca”, coinvolgendolo gradualmente in una rete fittissima di eventi: dalla grigia e meschina vita da studentello universitario ad un’esistenza “colorata” da gioco d’azzardo telematico, speculazioni finanziarie, ricchezza sfrenata, ville strepitose, ma anche condanne penali, fughe “rocambolesche” e – soprattutto – un grandissimo amore!
Ma a muovere i fili della storia non è lui, bensì un “pollo”, dietro al quale di cela un essere enigmatico chiamato Disumano. Ma chi è costui? Uno scherzo della natura o un paradosso darwiniano? O forse solo un sopravvissuto ad un campo di concentramento per animali?Difficile dirlo, ma l’unica cosa certa è che – a differenza del suo nome – questo “animale” sembra essere più “umano” di un essere umano.
Un essere senziente intrappolata in un corpo animale è dunque il coprotagonista di questo avvincente racconto in bilico tra la bestialità umana e la genialità animale.
Degno di una sceneggiatura per una fantacommedia tutta italiana, il racconto di Andrea de Sanctis cela in sé una sagace critica al “sistema”, piegato al dio danaro in virtù del quale è pronto a giustificare crimini e crudeltà non solo contro gli animali ma anche contro gli esseri umani stessi. Ma non voglio svelarvi più nulla, se non consigliarvi vivamente di regalarvi e/o regalare questo avvincente romanzo pubblicato da Controcorrente Edizioni.
Ivan Guidone