Descrizione
DUE SECOLI INSIEME – VOL I
Ebrei e Russi prima della rivoluzione (Volume I)
di Aleksandr Solgenitsin
Trattare della questione ebraica in Russia (in Russia soltanto?) non è semplice. Chi osa farlo, diventa facilmente bersaglio di ogni genere di rimproveri e accuse. Eppure, non c’è argomento che gli uomini non possano affrontare ragionevolmente e senza cadere preda delle passioni. Parlare con franchezza delle relazioni tra russi ed ebrei nel corso degli ultimi due secoli (e successivamente tra comunisti ed ebrei), è più che necessario. Col tempo, le ferite si sono accumulate nella memoria, ma se si tace sul passato, quando guariremo la memoria?
A Solgenitsin, comunque, il coraggio certo non manca. Il proposito che lo guida in quest’opera – in cui le voci ebree si udiranno più spesso di quelle russe – dedicata alla vita comune dei popoli russo ed ebreo, consiste nel cercare tutti i punti della reciproca incomprensione, nonché tutte le possibili vie che, liberate dall’amarezza del passato, possano condurre entrambi i popoli verso il futuro.
Il secondo volume di questo notevole studio di Aleksandr Solgenitsin è incentrato sulle relazioni tra ebrei e comunisti durante il periodo sovietico dal 1917 al 1972.
ALEKSANDR ISAEVIC SOLGENITSIN nasce l’11 dicembre 1918 a Kislovodsk. Laureato in matematica, combatte nella seconda guerra mondiale, raggiungendo il grado di capitano di artiglieria. Arrestato per alcune critiche a Stalin, inizia una lunga detenzione nei lager sovietici. Da questa dolorosa esperienza nasceranno capolavori quali Una giornata di Ivan Denissovic, Divisione cancro, Il primo cerchio, Arcipelago Gulag. Espulso dalla Russia nel 1974, raggiunge gli Stati Uniti, dove resta fino al 1994, quando farà ritorno alla sua terra. Nel ciclo di romanzi La ruota rossa dipinge un vasto e tragico affresco dell’espe-rienza comunista in Russia. Nel 1971 gli viene assegnato il premio Nobel per la letteratura.
“Nella lunga e caotica storia umana,
il ruolo svolto dal popolo ebreo – poco numeroso, ma energico – è innegabile e persino considerevole.
Questo vale anche per la storia della Russia. Ma, per tutti noi, questo ruolo resta un enigma storico.
Anche per gli ebrei. Questa strana missione ha dato loro tutto, tranne la felicità.
Per molti anni, ho rimandato questo libro a più tardi; sarei stato felice di non gravarmi
di questo onere, ma, essendo quasi giunto al termine della mia vita, eccomi costretto ad assumerlo.
Mi sforzo qui sinceramente di comprendere le due parti opposte in questo lungo conflitto storico.
Mi immergo negli avvenimenti, non nella polemica. Cerco di mostrare.
Entro nelle discussioni solo in casi limite dove l’equità è ricoperta da strati successivi di menzogne.
Oso sperare che questo libro non sarà accolto dall’ira degli estremisti e dei fanatici,
ma che, al contrario, favorirà la reciproca intesa.
Spero di trovare degli interlocutori benevoli
sia tra gli ebrei che tra i russi”
Numero di pagine: 632
Traduzione di Giuseppe Giaccio
Editore: ControCorrente